Specialissimo |
Vi prego mettetevi comodi, prendetevi una bibita ed accendetevi una sigaretta; rilassatevi e non abbiate fretta in quanto questo mio post, a differenza delle mie consolidate abitudini, sarà ben più lungo del solito; ma non posso farne a meno, certe cose non si possono riassumere in un paio di righe.
Chi mi conosce da tempo sà tutta la trafila che si trascina da anni riguardo al mio episodio di etilometro avvenuto nel lontano 2001, in parte raccontata agli inizi del mio blog, nel periodo da novembre 2003 a gennaio 2004.
Recentemente ricorreva l'ennesimo rinnovo in commissione: avendo la patente in scadenza il 15.01.2007, ho fatto domanda per la revisione il 08.11.2006, dopo un paio di mesi di travaglio e preoccupazione in quanto avevo gli esami sballati a causa di una brutta infezione urinaria.
Alla fine gli esami erano perfetti e la visita, da quel punto di vista, è andata molto bene: mi hanno finalmente trovato 'guarito' ed il travaglio post-etilometro è finito.
Ma è quasi sconcertante l'iter che ho dovuto seguire: nonostante la domanda presentata con largo anticipo, mi hanno convocato per la prima volta (dico prima, in quanto non è stata l'unica...) il 16.01.07, ossia il giorno dopo la scadenza della patente. Naturalmente mancava un medico, per cui mi hanno convocato per la seconda volta il sabato 20.01.07. Tutto perfetto, stavano già per consegnarmi il foglio del rinnovo quando è saltato fuori che, per differenza diottrica, dovevano darmi una patente 'speciale', non si poteva concludere quel giorno e dovevo venire ad una nuova convocazione, il seguente lunedì 22.01.2007. Dopo un week-end passato a scervellarmi sulle possibili strane visite cui mi avrebbero sottoposto, al lunedì mi sono presentato ed ho aspettato 2 ore e mezza prima che mi chiamassero a firmare e ritirare il certificato: non servivano altre visite, mancava solo la firma dell'Ing. della motorizzazione, che al sabato era assente.
Riassumendo: a più di 6 anni dal fattaccio sono stato costretto (dalla normale burocrazia...?) a stare una settimana senza patente (si, mi piace viaggiare in tram e treno, ma i primi chilometri di distanza dalla mia casa di campagna ai servizi pubblici sono un po' scomodi a piedi...), ad acquistare 6 biglietti del pullman, ad effettuare 3 versamenti alla Commissione medica, a perdere 3 giorni di lavoro…
L'ultima trovata, che farà sì che ogni 5 anni io debba ritornare a lottare con la burocrazia della commissione, è quella che ho faticato di più a digerire: quando, sino a 5 anni fa, ero fortemente miope da entrambi gli occhi (tanto che alla sveglia del mattino prima di aprire gli occhi mi mettevo gli occhiali, senza di essi non meritava neanche alzarsi dal letto...) andava tutto bene, patente normale con obbligo di guida con lenti; ora dopo che l'operazione al laser, almeno da un occhio, è andata benissimo, tanto che mi sento veramente RINATO e riesco a sbrigare finalmente tutte le faccende anche senza occhiali o lenti a contatto (che poi sovente metto dall'occhio destro, quello che è rimasto indietro, per avere una visione più completa, ma non indispensabile) non va più bene, serve una patente SPECIALE, che di 'speciale' ha, secondo me, soltanto l'aspetto burocratico.
E non lo dico così per dire: vi assicuro che dopo aver sperimentato di persona per tanti anni cosa significa vivere con 1/20 (UN VENTESIMO) di vista per occhio e ritrovarsi ora finalmente con un occhio che vede 2/10 e l'altro 8/10, la situazione è senz'altro migliore. Ma la scienza, la medicina, dice di no. E forse avrebbe ragione se l'evoluzione si fosse fermata ai primi spessi occhiali di cinquant'anni fa… ma con le lenti a contatto che ci sono adesso, no, assolutamente no.
Come in molte altre cose, sarebbe meglio che chi decide certe cose le avesse prima sperimentate di persona, perchè lo studio da solo non ti dà tutto. A titolo di esempio mi viene da pensare ad un ipotetico ginecologo maschio, migliore luminario dell'universo, con anni di studio ed esperienza sulle spalle: è lui a dettare le regole, ma per quanto possa saperne non potrà mai provare l'esperienza e le sensazioni di qualunque donna che abbia sperimentato direttamente di persona la gioia di una gravidanza...
Pubblicato il 05/02/2007