Claude Monet (1840-1926), tra tutti i pittori
dell'impressionismo, può essere considerato il più impressionista di tutti.
La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile, benché egli sopravviva molto più a lungo
dell’impressionismo.
La sua formazione avvenne in maniera composita, trovando insegnamento ed ispirazione in numerosi artisti del tempo.
A diciotto anni iniziò a dipingere, sotto la direzione di Boudin, che lo indirizzò al paesaggio en plain air.
Recatosi a Parigi, ebbe modo di conoscere di persona diversi artisti famosi, tra cui Renoir.
Nel 1863 si entusiasmò per "La Colazione sull’erba" di Manet e cercò di apprenderne il segreto. Nel 1870 conobbe
la pittura
di Constable e Turner. In questo periodo si definisce sempre più il suo stile impressionistico, fatto di tocchi di colore
a rappresentare autonomi effetti di luce senza preoccupazione per le forme. Nel 1872 dipinse il quadro che poi diede il nome
al gruppo: "Impression. Soleil levant". Questo quadro fu esposto nella prima mostra tenuta dagli impressionisti nel 1874.
In questo periodo lo stile di Monet raggiunge una maturazione che si conserva inalterata per tutta la sua attività posteriore.
Partecipa a tutte le otto mostre di pittura impressionista, tenute fino al 1886. I suoi soggetti sono sempre ripetuti infinite
volte per esplorarne tutte le varianti coloristiche e luministiche. Tra le sue serie più famose vi è quella che raffigura la
cattedrale di Rouen. La facciata di questa cattedrale viene replicata in ore e condizioni di luminosità diverse. Ogni quadro
risulta così diverso dall’altro, anche se ne rimane riconoscibile la forma di base pur come traccia evanescente e svaporizzata.
Dal 1909 al 1926, anno della sua morte, esegue una serie di quadri aventi a soggetto "Le ninfee". In questi fiori acquatici sono
sintetizzati i suoi interessi di pittore, che rimane impressionista anche quando le avanguardie storiche hanno già totalmente
demolito la precedente pittura ottocentesca.
Opere (Clicca sulle miniature per vedere l'ingrandimento)
Regata ad Argenteuil, 1872
Argenteuil è una località che sorge lungo la Senna, poco a nord di Parigi, e che ricorre spesso nella produzione di Monet.
L’interesse del pittore per l’acqua, e per le immagini che vi si riflettevano, è sempre stato costante in tutta la sua
produzione artistica.
Impression. Soleil levant, 1872
I quadri dei pittori impressionisti venivano sistematicamente rifiutati dai Saloni ufficiali. Alcuni giovani pittori decisero
quindi di autopromuovere una loro esposizione. Il nome "Impressionisti" fu loro dato dal critico francese Louis Leroy che coniò
il termine con intento dispregiativo. E il nome derivava proprio dal titolo di questo dipinto. Il quadro rappresenta uno scorcio
del porto di Le Havre. L’immagine è còlta all’aurora quando il sole inizia a filtrare attraverso la nebbia mattutina.
La stazione Saint-Lazare, 1877
Gli impressionisti mostrano sempre un grande interesse per la città, ed in particolare per Parigi, che vedono come luogo di
divertimento e mondanità, oltre come luogo della formazione della cultura. A questo interesse si aggiunge anche la
predisposizione per tutto ciò che è moderno. Non vi è quindi da stupirsi che le stazioni ferroviarie, grande novità che
appare in quegli anni nelle città, attiri la loro attenzione. Monet dedica diversi quadri alle stazioni ferroviarie.
Cattedrale di Rouen, 1894
Nel 1894 Monet realizzò una serie di trenta tele dedicate alla facciata della cattedrale di Rouen. In queste tele ciò che
l’artista cerca è la luce, e come essa riesce a modificare la percezione della realtà. Così egli rappresenta la cattedrale
in diverse ore del giorno e con diverse condizioni atmosferiche, giungendo ogni volta a risultati pittorici diversi.
Donna con ombrello, 1886
Quadro realizzato nel 1886, riprendendo un analogo soggetto del 1875, nell’anno dell’ottava e ultima mostra degli impressionisti,
alla quale però Monet non partecipò. Quadro che dimostra come lo stile impressionista in Monet non conobbe mai ripensamenti.
Il soggetto, si inquadra pienamente in quella ricerca dell’attimo fuggente, che qui è suggerito dal continuo movimento del
vento, che sospinge insieme la donna, le nuvole e l’erba del prato.
Ninfee, 1914-17
Ritiratosi nella sua tenuta di Giverny, la ricerca pittorica di Monet si concentrò sempre più sulla rappresentazione dei
colori della natura, facendo scomparire del tutto nei suoi quadri la figura umana. Tra le tele realizzate in questo periodo,
grande rilevanza hanno i quadri con le ninfee, circa trecento tele realizzate a partire dal 1914 fino alla sua morte.