Una normale produzione agricola può subire delle perdite, anche gravi, in seguito a vari tipi di interferenze
esterne, malattie, raggruppabili in due grandi categorie:
1) cause parassitarie
2) cause non parassitarie
Tra le cause parassitarie ricordiamo: virus, fitoplasmi, batteri, funghi, piante infestanti,
nematoidi, insetti, acari, molluschi, vertebrati.
Tra le cause non parassitarie ricordiamo invece: carenze o eccessi nutrizionali (dovuti ad esempio ad errata
o mancante concimazione), ambientali (luce, umidità, freddo, grandine, carenze idriche), meccaniche,
fitotossicità (per inquinamento ambientale oppure impiego/dosaggio errato dei prodotti fitosanitari).
I problemi non parassitari vengono combattuti con vari metodi. Ad esempio per i più gravi e frequenti eventi
atmosferici molto dannosi, grandine e gelo, vengono adottati i seguenti metodi:
grandine: copertura, almeno nei mesi estivi,
delle coltivazioni con apposita rete a maglie fitte che permette il passaggio di aria e luce ma riesce a proteggere
i frutti dai danni delle grandinate;
gelo: stretta vigilanza nelle notti primaverili in modo da poter intervenire
tempestivamente in caso di gelo, specialmente per quanto riguarda i kiwi, durante il periodo di ripartenza
vegetativa con apposite procedure che sono sostanzialmente:
- grandi ventoloni che provocano un forte spostamento
d'aria e mantenendola in circolo aumentano di fatto la temperatura;
- accensione di grossi cere (candele), sempre
per riscaldare l'ambiente;
- impianti antibrina, i più efficaci ma che richiedono una grande disponibilità di acqua;
in questo caso, l'acqua viene spruzzata direttamente sulle piante e forma una patina di gelo che mantiene la
temperatura stabile intorno a zero gradi, meno fredda di quella dell'ambiente circostante.
I parassiti, invece, che vengono combattuti proprio tramite l'uso dei prodotti fitosanitari oggetto principale
di questo corso, verranno approfonditi più in dettaglio nella prossima lezione.