Marte, a differenza di Venere e di Mercurio, può essere osservato in piena notte. Il pianeta splende di una vivida luce rossa
e, forse per questo, fu dedicato al dio della guerra. Marte è il primo dei pianeti esterni, cioè di quelli la cui distanza
dal Sole è maggiore di quella della Terra: ciò spiega come Marte si possa presentare in opposizione al Sole.
Massa (Terra=1)
0,1074
Raggio (Terra=1)
0,532
Densità (g/cm3)
3,95
Rotazione (gg)
24,62
Rivoluzione (gg)
686,98
Marte compie il suo periplo attorno al Sole in 686 giorni ed il suo moto apparve agli antichi molto irregolare.
Passò molto tempo prima di riuscire a decifrare il moto di Marte, la cui orbita risultò essere un ellisse, col Sole posto
in uno dei due fuochi. Proprio a causa di tale orbita, le distanze Terra-Marte, e con esse anche lo splendore di Marte, sono
molto variabili (si va da 0,38 della distanza Terra Sole, sino anche a 2,6 volte tale distanza).
Il disco di Marte fu osservato per la prima volta nel 1610 da Galileo che ne identificò anche le fasi, peraltro molto
modeste. I primi dettagli attendibili della superficie del pianeta furono invece osservati verso la fine del Seicento,
quando si riuscì anche a stabilire con correttezza il periodo di rotazione di Marte su se stesso, che è di circa 24 ore e
37 minuti, e si notarono le macchie polari.
I primi planisferi di Marte sono dell'Ottocento, tra essi spicca quello dello Schiapparelli. Nel 1877 furono scoperti i due
piccoli satelliti di Marte, cui furono dati i nomi di Deimos, lo spavento, e Phobos, la paura.
Le fantasie sull'opportunità di una esplorazione diretta di Marte alla ricerca di possibili forme di vita risalgono
addirittura alla fine dell'Ottocento, ma si dovette attendere il 1964 perchè iniziasse la prima missione destinata
alla esplorazione del pianeta.
Le prime missioni furono dure e caratterizzate da vari insuccessi. Fu Mariner 9, nel 1971, la prima sonda ad entrare
correttamente nella orbita del pianeta ed a restarvi per oltre 300 giorni, inviando un fiume di fotografie e di dati del
pianeta.
Ma una delle missioni più riuscite è stata quella della sonda Mars Pathfinder e del suo robottino Sojourner, che
scese sul pianeta esplorandone direttamente la superficie ed inviando a terra, ben più a lungo del previsto, immagini e dati,
anche di analisi chimiche svolte sul posto. Tra le scoperte più esaltanti vi è la conferma che la superficie di Marte sia
stata scavata e segnata, nelle lontane epoche, da impetuosi corsi d'acqua.
Alcune caratteristiche di Marte sono molto simili a quelle terrestri, come la durata del giorno (24 ore e 37 minuti) e
l'alternarsi delle stagioni. Per altri versi, Marte si pone a metà strada tra Terra e Luna, ad esempio per le dimensioni,
oppure per alcune caratteristiche fisiche, come la presenza di una atmosfera, anche se molto più debole di quella
terrestre, e una superficie disseminata di crateri, anche se in misura molto minore che sulla Luna, oltre alla presenza
di vulcani, pianure, profondi canyon e numerosi letti di fiume, a testimonianza di un passato molto ricco d'acqua.
La temperatura media al suolo è di circa 40°C sottozero, con una variazione giornaliera molto più marcata rispetto a
quella terrestre (causa la mancanza dell'effetto volano della atmosfera, che su Marte è appena 6,5 millesimi rispetto a
quella terrestre): si va da 10 o anche 20°C sopra lo zero di giorno sino a circa 70°C sottozero di notte, mentre ai poli
la temperatura è molto più bassa, pari a circa 120°C sottozero. Per quanto proibitive, le condizioni climatiche nelle sue
zone temperate non sono dissimili da quelle delle regioni polari terrestri o riscontrabili sulla vetta del monte Everest.
La bassa densità dell'atmosfera provoca uno scarso trasferimento di calore a mezzo dei venti, con forti differenze di
temperatura da una regione all'altra, oltre che alle famose tempeste di polvere, caratteristiche del pianeta, che a volte
sono così intense da estendersi per tutto il pianeta, e che sono la causa principale della difficoltà spesso riscontrata
nell'osservare i dettagli della superficie marziana.
A differenza del passato, oggi su Marte l'acqua allo stato liquido è instabile ed assente, mentre le calotte polari sono
ricoperte di ghiaccio.
Marte non ha zolle ed è caratterizzato da crateri, sia di origine vulcanica che che dovuti ad impatto meteorico. Tra i
più famosi ricordiamo il gigantesco Olympus Mons, alto 27 Km, ossia circa 3 volte il nostro monte Everest.
Marte ha una densità media di poco superiore a quella della Luna, ma della sua composizione interna, per ora, si conosce
ben poco. I suoi due satelliti hanno una forma piuttosto irregolare e sono di piccole dimensioni: Deimos ha un diametro
medio di 14 Km e Phobos di 22 Km. Entrambi sono cosparsi di crateri e nelle loro evoluzioni attorno a Marte presentano
sempre la stessa faccia rivolta verso il pianeta.
Tra le esplorazioni più recenti c'è quella in corso della navicella europea 'Mars Express', in orbita attorno al pianeta
dal 2003. Tramite il potente radar 'Marsis' stà effettuando importanti scoperte relative alla eventuale presenza di
acqua, sotto forma di ghiaccio, anche nel sottosuolo del pianeta. Una delle immagini più significative è quella del
cratere della zona Vastitas Borealis il cui fondo è occupato da uno strato di ghiaccio di forma tondeggiante,
largo circa 15 km.