La caduta sulla Terra di corpi celesti è un evento noto sin dall'antichità.
I più grossi meteoriti sono di origine della famiglia degli asteroidi ed alcuni sono giunti sin sulla terra lasciando prove
evidentissime.
Basti pensare al grande cratere in Arizona, con 1200 metri di diametro e 180 metri di profondità, oppure all'effetto
della grande palla di fuoco caduta in Siberia nel primi del Novecento che generò un'onda d'urto capace di atterrare
gli abeti delle foreste circostanti su un'area di ben 80 per 40 km.
Quelli più piccoli, invece, si verificano spesso in sciami ciclici, come quello più famoso che si presenta ogni anno nella
notte del 10 agosto: le stelle cadenti di San Lorenzo.
Questi provengono dal disfacimento delle comete.
I corpi più piccoli che, a contatto con l'atmosfera, sublimano completamente passando dallo stato solido a quello gassoso
senza giungere a Terra vengono detti meteore.
Le stelle cadenti non sono altro che le scie luminose lasciate da queste particelle nel processo di vaporizzazione.
I meteoriti si classificano in base alla loro composizione, che a grandi linee è silicati, ferro-silicati e ferrosi.
Ma in alcuni di essi sono presenti particolari isotopi del neon e dell'ossigeno in percentuali tali da escludere l'origine
solare ed ammetterne l'origine da stelle supernove di precedenti generazioni rispetto alla formazione del Sistema Solare.
In altri sono anche stati trovati composti organici assai complessi, come le basi azotate e gli amminoacidi.