Secondo il D.L. 194 del 1995 vengono definiti prodotti fitosanitari:
gli Antiparassitari
i Fitofarmaci
i Presidi Sanitari
i Presidi delle Derrate Alimentari
i Pesticidi.
Di recente i prodotti fitosanitari vengono anche chiamati agrofarmaci; con essi si intendono tutti i prodotti destinati a:
proteggere i vegetali dagli organismi nocivi
favorire i processi vitali dei vegetali
conservare i prodotti vegetali
eliminare le piante indesiderate.
Si definisce sostanza o principio attivo di un fitosanitario la sostanza chimica o i microrganismi contenuti nel fitofarmaco
che agiscono contro l'avversità da combattere.
A completamento del fitosanitario vi possono essere anche altre sostanze, dette Coadiuvanti, che migliorano l'azione
del principio attivo, favorendone la regolare distribuzione (Tensioattivi, Adesivanti, Propellenti).
In base al loro campo di impiego i prodotti fitosanitari si distinguono in:
Fungicidi: combattono le malattie causate da funghi
Insetticidi: combattono gli insetti dannosi
Acaricidi: contro gli acari nocivi
Nematocidi: contro i nematodi
Limacidi: contro lumache e limacce
Rodenticidi: contro i roditori
Diserbanti: eliminano le erbe infestanti
Repellenti: allontanano i parassiti animali
Fumiganti: gas o vapori contro i parassiti
Fitoregolatore: ad esempio i diradanti
Fisiofarmaci: contro le fisiopatie.
Gli agrofarmaci devo essere utilizzati esclusivamente per la difesa delle piante, seguendo attentamente gli usi riportati in etichetta.
Per certi trattamenti si possono usare più prodotti contemporaneamente, ma è molto importante conoscere la formulazione, il PH,
dei prodotti per valutarne correttamente la miscibilità. Anche a questo proposito occorre leggere attentamente l'etichetta,
ricordando comunque che:
un prodotto alcalino reagisce con gli acidi
un prodotto acido reagisce con le basi
un prodotto neutro ha caratteristiche intermedie ai precedenti e non reagisce con nessuno dei due.