Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento che consiste nella distribuzione in un sito urbano, attraverso
una rete di tubazioni isolate e interrate, di acqua calda proveniente da una grossa centrale di produzione alle
abitazioni a circa 90 gradi, per poi tornare alla medesima centrale ad una temperatura inferiore, dopo aver ceduto il calore
necessario alle singole utenze.
Le centrali di produzione, normalmente posizionate ai confini del sito urbano, possono sfruttare diversi combustibili
per produrre il calore necessario: gas naturale, oli combustibili, carbone, biomassa o anche rifiuti. La produzione
di calore può essere anche associata a quella di energia elettrica: si parla in questo caso di cogenerazione.
A destinazione il fluido termovettore riscalda, attraverso uno scambiatore di calore che sostituisce comletamente la
preesistente caldaia, l'acqua dell'impianto di riscaldamento della abitazione. Lo scambiatore può produrre anche acqua
di uso sanitario.
In quanto impianto centralizzato di enormi dimensioni, la centrale di teleriscaldamento è molto più efficiente
di qualunque caldaia condominiale. Anche dal punto di vista delle emissioni inquinanti, un grande impianto di
teleriscaldamento, sostituendosi a molte caldaie inefficienti e inquinanti, può costituire un notevole miglioramento
energetico-ambientale.
La biomassa in campo energetico è un materiale organico di origine vegetale o animale, dal quale si può
produrre energia. In un paese ricco di foreste e terreni agricoli come l'Italia, la biomassa di origine vegetale
può essere una grande risorsa energetica, in grado di diminuire la dipendenza dalle importazioni di combustibili
fossili e la produzione di CO2.
La cogenerazione è la generazione simultanea di energia elettrica e calore a partire da una singola fonte
energetica, attuata in un unico sistema integrato.
Il motore primario può essere alimentato sia con combustibile di tipo fossile (gas metano) che tramite fonti rinnovabili,
ossia varie forme di biomassa (biomassa legnosa oppure vegetale, come olio di palma e di girasole).
L’utilizzo di un sistema di cogenerazione consente di produrre calore e recuperare una certa quantità di energia
primaria, che altrimenti verrebbe dissipata nell’ambiente esterno, per produrre energia elettrica. Si ottiene così
un significativo risparmio di energia rispetto alla produzione separata dell'energia elettrica e dell'energia termica,
con minori emissioni di inquinanti e di gas ad effetto serra.
Per avere una idea della convenienza e potenzialità di un impianto di cogenerazione basti pensare al suo
coefficiente di rendimento (rapporto tra resa energetica e combustibile consumato): mentre i motori delle auto
a benzina presentano rendimenti intorno al 20%, i grandi motori termoelettrici hanno una resa molto superiore, intorno
al 50%, ma nel caso di impianti di cogenerazione tale coefficiente raggiunge ben l'85%!
Per approfondire l'argomento collegati al sito della
Ecotermica,
azienda leader nel campo del teleriscaldamento e della cogenerazione.