Venere, come Mercurio, non si allontana mai troppo dal Sole, ma il suo grande splendore lo rende uno degli astri più notevoli
del cielo, l'unico che di notte riesca a proiettare ombre sulla Terra e l'unico che sia visibile a occhio nudo anche di giorno.
Massa (Terra=1)
0,8149
Raggio (Terra=1)
0,949
Densità (g/cm3)
5,25
Rotazione (gg)
243,02
Rivoluzione (gg)
224,7
I primi antichi osservatori, ingannati dalle apparizioni serotine e mattutine del pianeta, ritenevano trattarsi di due
distinti corpi celesti, cui diedero il nome di Espero e Fosforo.
Venere ha massa, diametro, gravità superficiale e densità di poco inferiori a quelle terrestri, mentre la quantità di luce
e di calore ricevuta dal Sole è quasi due volte maggiori di quella che arriva sulla Terra. L'osservazione dei dettagli sul
disco di Venere risulta assai difficile, in quanto la sua superficie appare coperta da uno spesso strato di nubi.
Venere detiene, senza dubbio, il record delle esplorazioni planetarie, anche se i primi tentativi fallirono clamorosamente.
Il primo veicolo ad avvicinarsi al pianeta fu la sonda Mariner 2, nel 1962, mentre un'altra sonda nel 1967 per la prima
volta lasciò cadere un piccolo modulo nella spessa coltre di nubi del pianeta, trasmettendi i primi dati di pressione,
densità e composizione chimica della atmosfera di Venere.
In seguito, perfezionate le tecniche, si riuscì a costruire un modulo che raggiunse la superficie del pianeta, trasmettendo
dati per parecchi minuti: fu registrata una temperatura di 475°C ed una pressione di circa 90 atmosfere.
Negli anni Novanta, grazie alle rilevazioni della sonda Magellano, è stato possibile ricostruire la mappa del pianeta,
caratterizzata dai segni di un vulcanismo diffuso, con crateri e faglie che offrono una tormentata immagine della geologia
del pianeta.
L'elevato splendore di Venere è dovuto all'abedo, cioè alla sua capacità di riflettere la luce solare, che è 0,76, il più
elevato dell'intero sistema solare.
Il periodo di rotazione di Venere al suolo è di 243 giorni ed il senso di rotazione, particolarità condivisa con il solo
Urano, è da est verso ovest, cioè in senso opposto rispetto al moto di rivoluzione attorno al Sole.
L'orbita di Venere è quasi perfettamente circolare.
La sua spessa atmosfera, composta quasi esclusivamente da anidride carbonica, produce un notevole effetto serra causando
una temperatura al suolo prossima ai 500°C. Per lo stesso motivo, al suolo la temperatura subisce solo lievi variazioni
tra giorno e notte, lo stesso vale per le variazioni di illuminazione: su Venere regna l'oscurità o la semioscurità.
Il tutto cambia salendo nell'atmosfera: oltre il primo strato di nubi troviamo un altro strato di nubi in rapida rotazione,
ove le differenze di temperatura diventano notevoli tra il lato illuminato (27°C) e quello oscuro (143°C sotto zero).
La superficie di Venere è piuttosto pianeggiante, con pochi monti e tanta attività vulcanica, anche recente, oltre a crateri
di origine meteorica ed a intensi fenomeni tettonici, simili a quelli terrestri.
La struttura interna di Venere è costituita da un nucleo ferroso, probabilmente allo stato fuso: ciò spiega l'assenza, a
differenza della Terra, di un campo magnetico intrinseco.