Le origini della festa dell' 8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, ad inizio marzo a New York, le operaie dell'industria
tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della
fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere
all'interno morirono arse dalle fiamme.
Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da
Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
Ai nostri giorni, anche la festa della donna dell'8 marzo è diventata una manifestazione commerciale. E' un momento in cui
scorrono fiumi di euro tra le mimose regalate, le cene, le serate pazze in discoteca con tanto di strip maschili.
Ritengo che non bisogna comunque dimenticare lo spirito dell'avvenimento, io la penso così: cara donna, tieni fermi gli ormoni
per occasioni migliori; caro uomo, puoi anche non regalare le mimose, ma impara a rispettare veramente le donne.
Qualche anno fa, in occasione di una cena con alcune mie amiche il giorno prima dell'annuale festa della donna, preso alla
sprovvista non ho avuto tempo per pensare a regali vari, ma ho scritto questa poesia dedicata a loro, e naturalmente a tutte
le donne del mondo; eccola:
CREATO
Dio creò il mondo
le stelle e i pianeti,
il cielo e la terra,
i mari e i fiumi,
i fiori e le piante,
gli animali e l'uomo.
Il mondo era bello,
ma Dio lo voleva ancora più bello.
Allora creò la donna.