Tra il 905 ed il 906 orde di questi crudeli
invasori calarono dalle valli Provenzali in Piemonte ed attraverso le valli Tanaro e Pesio, misero letteralmente le nostre
terre a ferro e fuoco. Certamente non andò indenne Falicetto dalla feroce distruzione e, al pari del monastero di Pagno,
ne subì le tragiche conseguenze.
Si pensa che proprio grazie a questa
distruzione, operata dai Saraceni invasori, Falicetto debba la sua scomparsa come importante centro civile e religioso
dell'alto medioevo.
Distrutto l'antico monastero longobardo (come in seguito vedremo), abbattute le chiese e le case, agli
abitanti altro non rimase che cercare rifugio sulle colline di Verzuolo, al riparo delle mura del ricetto e del castello.
Proprio da questa fuga dei Falicettesi dalla
pianura in luogo elevato per cercare rifugio ebbe forse inizio il nascere dell'importanza di Verzuolo come centro
raccoglitore delle popolazioni fuggite dalla pianura alla ricerca di un luogo sicuro di difesa.