Le invasioni barbariche che seguirono la caduta
dell'impero romano portarono nelle nostre regioni distruzione e lutti, sino a quando i Longobardi si stabilirono saldamente
al potere.
Ad alcuni di questi duchi longobardi viene attribuita l'edificazione di numerosi monasteri e chiese del Piemonte, ed
appunto ad uno di questi, Astolfo (749-756), la Cronaca della Novalesa attribuisce l'erezione del monastero di Falicetto.
Secondo il Muletti l'erezione che il duca
longobardo fece del monastero ebbe lo scopo di permettere ad una sua figlia di ivi ritirarsi al fine di farsi monaca. Questa
credenza è anche legata al ritrovamento dei resti di una lapide nell'antica chiesa del monastero di Pagno.
Questa lapide fu
eretta in onore di una regina longobarda, la quale rifiutò le seconde nozze e prese il velo in un monastero benedettino. Non
risulta che essa sia stata inumata a Pagno, anzi è piuttosto da ritenersi che abbia avuto sepoltura nel luogo dove si fece
monaca, e quindi perchè non a Falicetto, che appunto era convento di monache e che in quel tempo era ancora importante centro
sia civile che religioso?
Distrutto poi il monastero dai Saraceni durante
le loro scorrerie agli inizi del X secolo, esso non risorse più, e la salma della regina venne trasferita a Pagno ed ivi, nel
monastero nuovamente eretto, trovò degna sepoltura. Certamente alla veridicità di tali fatti manca la suffragazione dei
documenti storici, ormai scomparsi.