Il pericoloso malware Cryptolocker è in circolazione, anche in Italia, sin dagli inizi del 2014; è uno dei più pericolosi di sempre ed ha
già colpito tantissimi utenti, sia privati che aziende.
Arriva di solito tramite e-mail con un allegato o un link di testo che, con la scusa di recuperare un pacco, un pagamento o altro, portano ad un sito infetto.
A questo punto scatta il malware che, collegato ad un sito dei pirati, inizia meticolosamente a criptare tutti i file che trova sull'hard-disk, ma non solo:
se ci sono unità collegate, come chiavette, dischi esterni, unità e cartelle di rete condivise, inizia a criptare e diffondersi anche su di esse.
Sono interessati svariati tipi di file: ho visto criptati tutti i documenti PDF o di Word e Excel, tutte le immagini JPG, i database.
Su ogni cartella interessata dall'opera di crittazione vengono registrati dei documenti (html e di testo, poi messi anche in esecuzione automatica) che
indicano come poter sbloccare i file: i pirati affermano che tramite un pagamento che varia generalmente da 100 a 300 euro verrà fornita la chiave di
decrittazione per sbloccare i file.
Il
virus è facile da estirpare:
la maggior parte degli antivirus in commercio, anche quelli gratuiti come AVG o Avast, è in grado di eliminare il
virus, avendo cura per sicurezza di eseguire la scansione in modalità provvisoria. E' anche utile, appena ci si rende conto dell'avvenuta infezione,
staccare immediatamente il computer dalla rete, per evitare il propagarsi della infezione.
La rimozione del virus impedisce allo stesso di continuare a far danni, ma i documenti criptati sono ormai definitivamente compromessi.
Naturalmente direi che non è il caso di provare a pagare il 'riscatto' richiesto. L'unica cosa da fare per recuperare i dati, dopo aver rimosso
l'infezione, è di recuperarli da una copia di backup, a meno che non siate così incauti da non procedere periodicamente al salvataggio dei vostri dati.
Vi ricordo che aldilà di quanto previsto dalle norme dalla legge su sicurezza e privacy per le aziende, anche un privato che ci tiene alla
conservazione delle proprie immagini e documenti dovrebbe periodicamente effettuare una copia di salvataggio su una unità esterna, poi scollegata dal
computer e possibilmente conservata almeno in una stanza diversa. E non solo per proteggersi dai virus...