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La grande rapina al treno

(Recensione Libro)





Autore   Crichton Michael

Genere   Avventura

Pagine   230

Zoom copertina La grande rapina al treno


Trama
Londra, 1855: 12.000 sterline in lingotti d'oro, destinate all'esercito britannico impegnato nella guerra in Crimea, vengono caricate sul sorvegliatissimo espresso Londra-Parigi. Quando però il treno giunge a destinazione, nonostante i sigilli siano ancora intatti, si scopre che le casseforti contengono soltanto pallini da caccia.
E' questa l'incredibile storia del più audace colpo del secolo e del suo geniale ideatore, il ladro gentiluomo Edward Pierce.
Il geniale Michael Crichton esce dal suo abituale mondo del Thriller e della fantascienza per dedicarsi ad un romanzo di cronaca. Il risultato è notevole: lo scrittore racconta nei minimi particolari tutti i preparativi per il colpo, durati circa un anno, ricostruendo la meccanica esatta della grande rapina e ricreando magnificamente il mondo di prostitute-bambine, ladri organizzati, vicoli malfamati ed attività illegali dell'Inghilterra di metà Ottocento.


Estratto
Burgess, chiuso a chiave nel bagagliaio privo di finestre, poteva seguire qualunque spostamento del treno dal rumore che faceva sulle rotaie. Udì dapprima il suono uniforme delle ruote sui binari della stazione. Poi toni sordi e più risonanti quando il treno attraversò Bermondsey su un cavalcavia lungo parecchi chilometri, e in seguito il passaggio a un rumore ancora più sordo ed a sobbalzi ancora più intensi che indicavano l'inizio della corsa al sud, fuori di Londra e verso l'aperta campagna.
Burgess, che non sapeva niente del piano di Pierce, rimase sbalordito quando cominciò a suonare la campanella della bara. Attribuì il rumore alle vibrazioni e allo sballottamento del treno, ma pochi istanti dopo sentì dei colpi, seguiti da una voce soffocata. Non riuscendo a profferir parola, si avvicinò alla bara...

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