Trama
Jasmine, tenente dell'esercito svedese di stanza in Kosovo, durante una missione viene ferita gravemente,
e durante la lotta tra la vita e la morte nel ricovero in ospedale si trova catapultata per qualche giorno
in un posto misterioso, una specie di caotica città portuale.
Il posto, pieno di insidie, si rivela come una specie di periodo di transizione tra la vita e la vera morte,
in cui alcune anime possono tornare indietro alla vita.
Tornata sulla terra, racconta i ricordi dell'aldilà, che gli provocano una lunga permanenza in clinica
psichiatrica, con relative cure di sedativi e calmanti.
Alcuni anni dopo, durante un grave incidente in auto, il suo amatissimo e giovane figlio Dante viene ferito
gravemente ed i medici decidono di fermagli il cuore per alcuni minuti per potergli fare una delicata operazione.
Jasmine viene colta dal panico: non può permettersi di lasciare suo figlio Dante da solo nella caotica città
portuale, così decide di provocarsi una morte momentanea e tornare al porto delle anime per aiutare suo figlio.
Sarà una esperienza terrificante, ma il suo amore di mamma e la sua passata esperienza nei corpi speciali
dell'esercito gli consentiranno di superare tutte le insidie…
Estratto
L'avvocato continuava a parlare, con voce sempre più stridula, ma Jasmin aveva un solo pensiero:
tornare da Dante. Tese il corpo, si torse da un lato e con la mano libera riuscì a raggiungere
l'avambraccio dell'uomo.
Non ragionava più. Fu un movimento automatico. Il palmo della sua mano si chiuse intorno al dorso
di quella dell'uomo e le punte delle dita s'infilarono sotto. Continuò ad opporre resistenza.
Poi, quando lui la trascinò con più forza, all'improvviso Jasmin si lasciò andare. Contemporaneamente,
avanzò di un passo a gli tirò la mano verso l'alto, torcendola. Aveva passato molti anni ad allenarsi
nel combattimento corpo a corpo, sapeva bene cosa stava facendo.
Il polso scricchiolò e l'uomo lanciò un grido. Jasmin gli aveva lacerato il legamento ulno-carpale…