Trama
Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, un pilota di elicotteri per metà bianco e metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell'immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l'adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze.
Jim è costretto a districarsi fra conti in sospeso e parole mai dette, fra uomini e donne che credeva di aver dimenticato, e, soprattutto è costretto a confrontarsi con se stesso.
Si troverà ben presto al centro di una orrenda catena di omicidi razionalmente inspiegabili, e dovrà fare appello a tutte le sue risorse per affrontare l'emergere dell'oscura presenza dei suoi avi...
Estratto
E in quel momento accadde.
Preceduto da un lungo guaito, Silet Joe arrivò di corsa verso il Ram, si alzò sulle zampe posteriori e appoggiò quelle anteriori alla portiera chiusa. Iniziò a graffiare il metallo frenetico, come se volesse scavarci un buco per entrare nel furgone.
Mentre si avvicinava di corsa, Jim sentiva il rumore delle unghie sulla lamiera e vedeva i solchi disegnarsi sulla vernice della carrozzeria: "Fermo, Silent Joe. Che cosa ti succede?".
Il cane non gli prestò la minima attenzione, corse verso la parte posteriore, dove c'era ancora la sponda abbassata, saltò sul pianale, alzò il muso al cielo e iniziò a ululare.
Una frazione di secondo dopo, da qualche parte dietro la casa, arrivarono le urla di Charyl. Erano grida acute, quasi disumane. Sembrava impossibile che un essere umano potesse avere dentro di sè la capacità di soffrire in quel modo, come se stesse provando tutto l'orrore e il dolore del mondo...