Trama
In questo romanzo mozzafiato e ricco di suspence, Michael Crichton affronta il tema dei limiti e delle possibilità della scienza, interrogandosi sulla legittimità di un intervento volto a subordinare un essere umano alle macchine inventate dall'uomo.
Il "terminale uomo" è Harry Benson, affetto da una strana forma di epilessia che lo conduce periodicamente a gravi raptus di violenza omicida.
Contro il parere dello psichiatra, una equipe di medici tenta di mettere sotto controllo il suo cervello mediante l'applicazione di una serie di elettrodi, facenti capo ad un piccolo computer.
Una volta identificati gli elettrodi che danno uno stimolo positivo, essi vengono abilitati ed il programma che controlla il computer fa si che ogni volta in cui si presenta una reazione negativa del cervello, preavviso di una prossima crisi epilettica, il computer attiva gli elettrodi che inviano il segnale positivo al cervello, bloccando la crisi sul nascere.
Ma ben presto accade l'imprevisto: il corpo di Benson si assuefa alle scariche positive ed impara, con frequenza sempre maggiore, ad inviare gli impulsi negativi per provocarle. E la speranza di poter prevedere e gestire il comportamento di un essere umano si rivela drammaticamente vana.
Estratto
Al settimo piano, Chirurgia speciale, era tutto tranquillo. Nella guardiola c'erano due infermiere: una stava aggiornando la cartella di un paziente, mentre l'altra succhiava una caramella e leggeva una rivista di cinema. Nessuna delle due badò molto alla Ross che s'accostò allo scaffale delle cartelle e aprì quella di Benson per un normale controllo.
Voleva accertarsi che gl fossero state somministrate tutte le medicine prescritte e, con sua gran merraviglia, si accorse che non l'avevano fatto. "Perchè non avete dato a Benson la torazina?", domandò.
Le infermiere la guardarono sorprese. "Benson?".
"Il paziente del 710". Guardò l'orologio: era mezzanotte passata. "Avrebbe dovuto iniziare con la torazina a mezzogiorno. Dodici ore fa"…