Trama
Ad appena 25 anni è difficile ritrovarsi vedova e senza figli, con l'unica prospettiva di una solitudine senza fine. Ma Judith Perle non è donna da abbandonarsi a manifestazioni esterne di dolore: le uniche testimonianze di quanto sia grave la sua perdita sono il lascito a favore dell'abbazia della bella casa in cui ha vissuto col marito ed il compenso di ricevere una rosa bianca ogni anno colta da un particolare roseto.
Ma Judith non può sapere che quel suo gesto innocente darà origine ad una nefasta catena di eventi, a partire da quando nella torbida estate del 1142 si scopre che il roseto è stato devastato e che lì accanto giace un cadavere... Un nuovo caso impegnativo per fratello Cadfael, che richiede tutta la sua sensibilità nel seguire i complessi percorsi della mente umana, seguendo ogni minimo indizio per cercare di scoprire l'assassino.
Estratto
La piccola si strinse al padre in un subitaneo slancio di confidenza, vedendo quella signora sconosciuta ma dalla voce gentile che le sorrideva. Cinque anni e alta per la sua età, con un serio visetto ovale di un bianco cremoso patinato dal sole. Avanzò nella sbarra splendente e si accese come la fiamma di una candela, perchè i capelli intorno al viso e lunghi fino alle spalle erano di un puro oro scuro e lunghe ciglia dorate le frangiavano gli occhi di un azzurro scuro. Piegò leggermente un ginocchio in una sorta di riverenza, senza staccare lo sguardo luminoso e incuriosito dal viso di Judith. E di colpo, sparita ogni esitazione, sorrise, alzando il volto per il bacio che si poteva ricevere da una persona grande già accettata.
Fu come se avesse messo la sua minuscola mano dentro il petto di Judith e stretto forte il cuore che aveva fame da tanti anni di un simile frutto. Judith si chinò ad abbracciarla, mentre le salivano le lacrime agli occhi. La bocca della piccina era morbida, fresca, dolce. Aveva portato lei la rosa durante il tragitto attraverso la città e odorava ancora del suo profumo…