La successione al governo di Carlo I diede un importante sviluppo alla politica sabauda, anche se seguiranno ancora
diversi anni di difficoltà ed incertezze.
Ben presto Carlo, poco più che maggiorenne, riesce a svincolarsi dalla tutela dell'ambizioso zio Filippo di Bresse
ed assume i pieni poteri, rafforzati dal matrimonio con Bianca Paleologo, che gli garantiva l'eredità su parte del
marchesato del Monferrato.
Stretto tra i rapporti sempre tesi tra la Francia da un lato ed il ducato di Milano dall'altro, la situazione precipita nei
confronti del marchesato di Saluzzo cui Carlo nel 1486 dichiara guerra ed inizia l'invasione.
Nonostante le conquiste, la pace imposta dalla Francia non fu particolarmente favorevole, anzi Carlo di ritorno dal
viaggio di Parigi si ammalò gravemente e muore.
Ha inizio la reggenza di Bianca che, nonostante la morsa da più lati degli stati avversi e le continue mire dell'indomito
Filippo di Bresse riesce comunque a mantenere un buon governo neutrale, con la sua tutela sul giovanissimo erede
Carlo Giovanni Amedeo.
La pressione di Filippo si fa sempre più asfissiante, ma Bianca non cede. Bianca riesce ad inimicarsi tutto il vicinato
quando nel 1494 lascia passare, ed anzi ospita presso la corte, il re di Francia durante la sua infruttuosa campagna
contro il regno di Napoli.
Nel 1496 il gracile futuro erede muore e Bianca si trova costretta, pur mantenendo parte della sua influenza, a passare
le redini a Filippo di Bresse, il quale dopo circa quarant'anni di vani tentativi riesce finalmente a salire al trono.
Le ansie della popolazione, che ben conosceva le sue ambizioni, la sua irrequietezza ed i trascorsi della sua giovinezza,
furono ben presto pacate: Filippo era decisamente cambiato ed il suo governo, che fu peraltro abbastanza breve, fu
saggio ed oculato.