Carlo II succede al fratello Filiberto nel 1504 e sarà duca a lungo, sino al 1553. Fu definito dagli storici
il "buono", nel senso non troppo gratificante di accondiscendente, senza una particolare capacità politica.
Si trova alle redini del ducato in un periodo particolarmente travagliato, circondato dalle maggiori potenze
del Cinquecento, Francia, Svizzeri ed Impero, in competizione fra di loro e senza riuscire a contrastarne la
pressione, a causa della debolezza finanziaria ed istituzionale del ducato.
Carlo II cercò di mantenere una certa neutralità tra le forze contendenti, pagando spesso ingenti somme per
evitare i saccheggi. Nonostante tutto il ducato si trovò spesso invaso dalle truppe straniere, che non
mancavano di vessare e depredare la popolazione locale.
Nel 1517, in seguito alle continue minacce straniere, Carlo domandò ai Piemontesi denaro per costituire un
esercito permanente di 10.000 fanti per dissuadere eventuali attacchi esterni, ma gli fu negato ogni contributo.
Egli cercò allora di risolvere il problema con una alleanza matrimoniale, sposando nel 1521 Beatrice di Portogallo,
sorella di Isabella che 5 anni dopo sposerà Carlo V, avvicinando il ducato alla casa d'Asburgo.
Beatrice, definita principessa che viene "dalle regioni ai confini del mondo", era una donna di carattere e sopperì
spesso al carattere remissivo del marito intervenendo personalmente presso l'Imperatore per ottenerne l'appoggio.
Nel suo travagliato periodo di governo, Carlo II tentò di migliorare la situazione governativa con una serie di riforme:
dopo una serie di provvedimenti contro "abusi, astuzie e frodi", egli riformò sia la Cancelleria locale che la Camera dei
Conti ed arrivò anche a promulgare una serie di Statuti.
Ma tutte le riforme, scarsamente appoggiate dai governi locali, ebbero alla fine effetti ben limitati. Nel frattempo
sta per arrivare un periodo di grave crisi e di nuove invasioni...