 |
Specialissimo |
I Cavalieri
(Piemonte - XIV Secolo)
Gli eserciti che si affrontavano nel corso delle guerre medievali erano sostanzialmente formati da due componenti: la milizia o cavalieri,
ossia quanti combattevano a cavallo, e la fanteria, ossia quanti combattevano a piedi.
Ogni cavaliere indossava camice e calze di maglia di ferro, mentre il capo era protetto da un cappuccio di maglia su cui si
infilavano elmi di diverso tipo.
Come protezione si usava un piccolo scudo di legno ricoperto di cuoio e con rinforzi metallici.
La sua arma d'assalto era la lancia di frassino, più corta di quella dei fanti e con la punta ben acuminata. Quando essa si spezzava, il cavaliere proseguiva la lotta con la spada.
Il cavallo da battaglia, o destriero, era una preziosa proprietà, oltre che un potente strumento bellico. Anche l'animale, per proteggerlo negli scontri, veniva rivestito da una pesante gualdrappa imbottita o a volte corazzata.
All'inizio la cavalleria era poco efficace, in quanto molti combattenti non erano nobili cavalieri, ma guerrieri improvvisati. Ben presto divenne una professione riservata ai nobili, che potevano dedicarsi a tempo pieno all'addestramento.
