Maria Cristina, la prima "Madama Reale", assunse la reggenza nel 1637 dopo la morte improvvisa di Vittorio
Amedeo I, mantenendola di fatto sino al 1663, ben oltre l'assunzione ufficiale del governo da parte del
figlio Carlo Emanuele II.
Specialmente all'inizio era piuttosto impopolare, ed il suo regno fu lungamente ostacolato, sia dai governanti
francesi, in particolare i cardinali Richelieu e Mazarino, sia dai cognati il principe Tommaso ed il
cardinal Maurizio.
I conflitti con i cognati degenerarono ben presto in guerra civile. Sia Tommaso che il cardinal Maurizio erano
divisi tra un iniziale appoggio francese ed un successivo avvicinamento alla corte spagnola.
Anche la corte sabauda ben presto si divise tra nobili "Madamisti" ed altri "Principisti". Dopo alcuni tentativi
di conciliazione, nel 1638 l'improvvisa scomparsa del piccolo duca Francesco Giacinto, il cui posto fu preso,
sempre sotto la reggenza materna, dal fratello minore Carlo Emanuele II, provocò l'inizio delle ostilità.
Nel 1639 Tommaso e Maurizio entrarono in Piemonte con un contingente di soldati spagnoli, ed avanzarono
rapidamente occupando vari territori, sino ad occupare Torino.
Maria Cristina e Carlo Emanuele riuscirono a fuggire e, dopo un accordo con la Francia, riuscirono successivamente
a riconquistare Torino, dopo un lungo assedio.
In seguito l'offensiva francese prosegue riconquistando le altre piazze, sino a giungere alla pace del 1642, in cui
i cognati riconoscono finalmente il ruolo di tutrice e reggente a Maria Cristina in cambio di alcune cessioni
territoriali: Ivrea e Biella a Tommaso, Nizza a Maurizio.
Durante la reggenza Maria Cristina, oltre ai doveri politici, si dedicò ampiamente al campo culturale, organizzando
feste e balletti per ogni occasione celebrativa, affidando l'organizzazione degli spettacoli quasi sempre a
Filippo d'Agliè, con cui ebbe anche una relazione amorosa.
Il primo balletto documentato è "Hercole e Amore", ideato per il compleanno di Cristina e danzato dal piccolo
principe Carlo Emanuele nel ruolo del dio Amore. Seguiranno vari spettacoli tra cui ricordiamo la "Fenice", il
"Gridelino", ed il "Tabacco", sottile satira nei confronti degli Spagnoli.
Nel 1649, con un colpo di mano Cristina destituisce Tommaso dal protettorato di Ivrea e proclama l'assunzione
del governo da parte di Carlo Emanuele II, ponendo fine alla reggenza, anche se d'accordo col figlio continuerà
ad assisterlo, e di fatto a governare, sino alla sua morte del dicembre 1663.
Da ricordare infine che durante la sua reggenza Maria Cristina fece varie riforme, cercando di razionalizzare
l'apparato di governo, che saranno essenziali per i successivi sviluppi dello Stato Sabaudo.