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Parole della guerra

(Piemonte - XIV Secolo)



In questo secolo, in cui le guerre sono numerose, praticamente continue, mi pare doveroso fare un piccolo approfondimento con qualche curiosità legata alle "Parole della guerra", ossia quei termini, alcuni ormai in disuso, legati appunto alle guerre.

Balestra
Particolare arco metallico innestato su un fusto di legno, in grado di perforare anche armature molto robuste.

Carroccio
Carro su cui gli eserciti inalberavano l'insegna di guerra. Era il simbolo della città, e la fanteria aveva il compito di proteggerlo con un quadrato di scudi e lance.


Elmo
Chiamato in vari modi, in origine era un semplice coppo ogivale che proteggeva i lati della testa e della nuca. Successivamente divenne cilindrico, con due fessure per gli occhi e qualche foro per migliorare l'aerazione.

Gialda
Era la lancia dei fanti, lunga fino a cinque metri, usata a fini difensivi durante l'avanzata a ranghi serrati.

Lancea
Lancia di frassino usata dai cavalieri per iniziare il combattimento. Era piuttosto leggera, corta e maneggevole.

Zoom della foto


Longbow
Arco lungo di origine inglese, usato in appoggio alla fanteria contro la cavalleria nemica.

Mucro
Era la daga, una spada corta ed appuntita.

Palvese
Era lo scudo dei fanti, veniva conficcato nel terreno per formare con gli altri una barriera contro la cavalleria.

Panceria
Camice di maglia di ferro lungo sino alle ginocchia, ricoperto da piastre e lamine metalliche; serviva a difendere il corpo dai lanci delle balestre e dai colpi di spada.

Plumbata
Mazza appesantita con del piombo.

Spada
Inizialmente era a doppio filo, adatta a colpire di taglio, poi si passò ad una forma più appuntita, ideale per perforare la corazza dell'avversario.


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