Il principato di Acaia era stato creato dopo la Quarta Crociata, agli inizi del Duecento, col riconoscimento
da parte dell'imperatore dell'autorità dei territori di Acaia e Morea, nel Peloponneso.
Il principato venen pian piano esteso e verso la fine del secolo passò per un breve periodo sotto il dominio
degli Angiò.
La svolta si ebbe nel 1285, quando alla morte di Filippo I di Savoia ci furono varie turbolenze per la
successione, che portarono Filippo I di Acaia al dominio di un possedimento in Piemonte che andava da
Torino, Rivoli a Pinerolo, Moretta.
Ma la sua autorità era più apparente che effettiva, e le sue terre gli vennero riconosciute in realtà come
feudo di Amedeo V di Savoia. Aveva inoltre ben poche possibilità di espansione, accerchiato dai Marchesati
di Saluzzo e del Monferrato, ed insidiato dagli Angiò.
Il suo governo fu comunque saggio; egli mantenne in politica interna la stessa amministrazione dei Savoia, mentre
in potica estera cercò alleati contro l'avanzata degli angioini e riuscì ad estendere l'influenza su diversi
territori, come Asti, Chieri ed Ivrea.
Filippo scelse, con molta oculatezza, come capitale del principato la città di Pinerolo: collocata al centro
dei suoi domini, vicino alle Alpi e quindi ai territori della Savoia, ed essendo di piccole dimensioni aveva
molti vantaggi rispetto a Torino ed era più facilmente controllabile.
Un passo importante per il principato degli Acaia fu, nel 1314, la sottomissione dell'importante città
di Fossano, strappata alla dominazione degli Angiò.