All'inizio del Quattrocento, causa la giovane età di Amedeo, la Contea di Savoia si trovò sottoposta ad un vero e proprio
controllo straniero tramite il consiglio di tutela di cui facevano parte il duca di Borgogna e quello di Berry.
Dopo qualche anno Amedeo riuscì pian piano ad imporre il suo governo ed iniziò a consolidare il suo potere accentrando e
riorganizzando l'amministrazione della contea, mantenendo le distanze dai potenti vicini, ed allargando i confini tramite
una limitata politica espansionistica.
Nel primi anni del '400 Amedeo completò l'acquisizione del comitato di Ginevra, ottenne il vassallaggio del marchesato di
Saluzzo ed acquisì i domini degli Acaia e della Contea di Nizza.
Dopo aver appoggiato a più riprese l'imperatore, in particolare nel tentativo di risolvere lo scisma della Chiesa, Amedeo VIII
viene incoronato primo Duca di Savoia dall'Imperatore Sigismondo in una solenne cerimonia a Chambery.
Una iniziativa importante di Amedeo fu la creazione di una legislazione unica per tutto lo stato emanata definitivamente
nel 1430 con i "Decreta seu Statuta".
Amedeo governò a lungo il ducato, sino al 1439, anno in cui cedette i poteri al figlio Ludovico, in seguito alla sua elezione
a papa, da parte del Concilio di Basilea, in contrapposizione al papa romano.