Durante il periodo di massimo rafforzamento dello stato sabaudo, nella seconda metà del XVII secolo, con Carlo
Emanuele II parte il progetto per realizzare una grande opera editoriale che rappresentasse ed esaltasse in
tutta la sua magnificenza la capitale Torino e tutte le principali realtà urbanistiche del regno.
L'opera, il "Theatrum Sabaudiae", venne conclusa nel periodo di reggenza della seconda Madama Reale, Maria Giovanna,
e fu pubblicata nel 1682 presso gli editori Blaeu di Amsterdam, suddivisa in due volumi.
Nel primo volume vennero inserite le vedute di Torino, mentre nel secondo le descrizioni cartografiche e letterarie
delle terre della Savoia, del Monferrato e del Vercellese. Contava 145 tavole in bianco e nero, solo quattro copie
vennero eseguite in tiratura a colori.
Ebbe un enorme successo, tanto che in breve tempo vennero eseguite due ristampe e nel 1700 ne venne eseguita una
seconda edizione, tradotta in lingua francese.
Si tratta di una opera grandiosa, la cui realizzazione coinvolse non solo i rappresentanti della corte sabauda,
ma tutta la comunità. La maggior parte delle tavole risulta anonima.
Gli artisti che le disegnarono erano molto abili, quasi tutti con la qualifica di ingegneri militari. Dopo
l'approvazione della corte, le tavole venivano inviate in Olanda ove lo stampatore provvedeva alle operazioni di
incisione sul rame.
Nel 1672 il progetto ebbe una battuta di arresto a causa di un gravissimo incendio che distrusse la stamperia
dei Blaeu, con ingenti danni anche alle tavole già preparate. Ma i lavori ripresero freneticamente circa un
anno dopo, grazie anche all'aiuto finanziario della corte sabauda.
L'ordine di pubblicazione delle tavole era rigorosamente deciso dalla corte. Oltre ai disegni, sotto la
sovrintendenza dello storiografo Pietro Gioffredo, vennero redatte delle relazioni, a commento di ciascuna
illustrazione o veduta.
Nelle relazioni, alla cui stesura collaborò attivamente l'illustre Emanuele Tesauro, oltre ad indicazioni
geografiche e politiche, vi erano anche ampie notizie sul clima, sul territorio e sugli abitanti. Nella
redazione definitiva le relazioni sono scritte in Latino.
I due volumi contengono una parte introduttiva con alcune tavole di presentazione disegnate ed incise
direttamente ad Amsterdam da famosi artisti fiamminghi e francesi e comprendono allegorie, ritratti,
blasoni e genealogie per introdurre il lettore ai fasti della dinastia sabauda.
Per il trasporto vennero fatti costruire due appositi vascelli con allestimento speciale, ed il 12 novembre
del 1682 finalmente le copie del prezioso "Theatrum" furono imbarcate e ben presto raggiunsero le sedi
delle principali corti europee, suscitando grande interesse ed ammirazione.
Grazie al grande successo, seguirono le ristampe del 1693 e 1697, sino alla seconda edizione del 1700. La
seconda edizione è identica alla prima, tranne che nella parte introduttiva del primo volume ove vennero
inseriti una lettera dedicatoria ed un ritratto del nuovo sovrano Vittorio Amedeo II.