Quando l'orgoglio ti prende alla gola
respiri a fatica, ma aspetti,
dolorante, cose incredibili,
cose impossibili.
Sei troppo in alto per raggiungerle,
anzi per farti raggiungere;
basterebbe scendere
di uno scalino.
Ma non puoi,
l'orgoglio ti frena
e tu, lentamente, muori,
orgoglioso, ma muori.
Questa triste, ed anche un po' cattiva, poesia risale ad agosto 1984. L'ho consegnata assieme ad altre due o tre poesie (quello era un periodo molto fertile) ed a uno scritto pieno di veleno, alla mia amata.
Tra le cose cattive che conteneva lo scritto c'era anche questa frase, non male: "Il più delle volte la felicità è dietro un passaggio basso: se uno, orgoglioso, non si abbassa, non passa …e resta senza felicità!".
Purtroppo, a distanza di tanto tempo, mi rendo conto che erano parole più adatte se rivolte direttamente a me stesso…