Quando passi vicino ad un fiume, fermati, e fermati magari anche se quell'acqua corrente è solamente quella
di un torrente o quella di un ruscello. Fermati e ascolta.
Ti pare che i grandi fiumi, che vanno lenti lenti, non abbiano voci, nella loro marcia. Ma hanno voci
anch'essi, lì vicino alla riva, dove l'acqua passa tra le erbe e le canne, o lì all'ombra, dove urta
il pilone del ponte. Più allegro e rumoroso è il ruscello, proprio come lo sono i bambini, perchè non sono che
dei fiumi bambini.
E anche i grandi fiumi, proprio come gli uomini, sono stati bambini, sono stati dei fanciulletti che
vengono giù correndo dai prati di montagna e dai prati di collina. Come sono allegri i ruscelli, quando
saltan giù di balza in balza!
Ascolta la loro voce; è la più antica voce del mondo. La terra era appena formata: le acque erano state
separate dalla terra, e già cominciavano a correre, allegre e spumeggianti. Non si udiva voce di uomo o di
animale, ma già si udiva la voce delle acque.
Il mondo cammina da millenni e da millenni, e non si ferma mai: così l'acqua, nella sua corsa, non si ferma
mai: e arriva, per infinite strade, al mare, e nel mare evapora sino a diventare altissima e leggera
nuvola, e poi cade sotto forma di neve e finalmente, ancora una volta, sorgente, sorgente azzurra ed
allegro ruscello.
Diventerà fiume, il ruscello? Sì: perchè di cento e di mille ruscelli si fa un fiume. Ascolta quella voce.
E' la voce della vita!