Il clima dell'Antartide è più freddo di ventidue gradi centigradi rispetto a quello dell'Artide. E' un freddo penetrante che lascia
privo d'abitanti il bianco continente, ma che gli conferisce una purezza sconosciuta al resto della terra.
Nell'Antartide sembra che il tempo non trascorra. Non c'è marciume, nè ruggine e neppure batteri, a quanto si conosca.
Tale fatto sorprendente mi capitò di scoprirlo un giorno che stavo viaggiando sul ghiaccio di remota formazione. I miei uomini capitarono
nel punto dove s'erano accampati taluni esploratori, circa trentasette anni prima.
Le tavole della baracca sembravano nuove. I chiodi erano scintillanti, senza traccia di ruggine. Vicino alla baracca c'era un cane, in piedi
nella neve con lo stesso aspetto sveglio dei cani delle nostre slitte, benchè fosse morto da molti anni.
Raccogliemmo una fune che i nostri predecessori avevano adoperato; era tesa e robusta come prima, tanto che ce ne servimmo per assicurare
il nostro elicottero.
Questa proprietà di conservazione che ha il freddo antartico può ben costituire una delle sue qualità più importanti. I raccolti in eccesso
e gli alimenti deperibili potrebbero essere immagazzinati in quell'immenso frigorifero naturale.
Sarebbe forse un modo per creare una riserva internazionale di commestibili e soccorrere con essa i paesi colpiti da carestia.
(R. E. Byrd)