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Specialissimo |
Aiuto reciproco
(RACCONTI - Terza)
A una rondine si era impigliata la zampa in una funicella attaccata alla grondaia e, nonostante facesse
sforzi notevoli, non le riusciva di liberarsi.
A un certo punto le mancarono le forze e rimase là, appesa, immobile.
Nel frattempo si erano riunite sui tetti le rondini dei dintorni: tutte gettavano grida d'allarme e di pietà.
Dopo una pausa, una di esse si fece largo e diede un colpo di becco alla funicella: subito anche le altre
fecero la stessa cosa.
Una mezz'ora di tale lavoro bastò per spezzare la funicella e rimettere la prigioniera in libertà.
Ma lo stormo rimase sui tetti fino a notte, parlando sempre, come per scambiarsi congratulazioni.
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