E’ bastato il suo fruscio per scuotere tutto l’albero, che comincia a lamentarsi.
D’albero in albero, il lamento si estende: tutto il frutteto è agitato, e sembra non sia il vento a scuoterlo, ma una
forza interiore, un’angoscia mista a rivolta.
Giù tutte le foglie! E’ inutile tenerle, quando non sono più parte viva del ramo: e con le foglie cade anche qualche frutto:
la pigna si spacca e i pignoli le si staccano e cadono come denti dalla bocca del vecchio.
I rami più alti, con ancora le foglie verdi, si sbattono in una lotta leggera; alcuni dicono di sì, altri di no: e i primi
si sbattono contro i secondi, per spogliarsi più presto, flagellandoli con crudeltà..
Poi tutto di nuovo si placa, in una stanchezza rassegnata.