Ad agosto del 2000 abbiamo attraversato Slovenia, Ungheria, Romania
(siamo arrivati alla frontiera con l'Ucraina), Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania ed Austria, sempre in macchina e con
l'ausilio della nostra preziosa tenda maggiolina.
A dire il vero abbiamo visitato abbastanza bene
soltanto la Romania, mentre negli altri posti ci siamo fermati al massimo un giorno per ogni posto interessante (Budapest in Ungheria,
valle della morte in Slovacchia, Cracovia e campi di concentramento in Polonia, Praga in Repubblica Ceca).
La Romania è un paese molto povero ed arretrato. Come al solito,
non ci siamo accontentati di visitare i posti 'turistici', come Bucarest, Costanza e Mamaia, anzi ci siamo addentrati anche in
sperduta campagna. Almeno lì la gente, che deve accontentarsi di vivere veramente con poco, mi è parsa abbastanza onesta.
Sono invece rimasto profondamente deluso dai grandi centri. Qui
l'ambiente è decisamente pessimo e bisogna tenere gli occhi aperti, in quanto sono in tanti a sentire la 'puzza' dei turisti e
quindi dei facili affari. Abbiamo anche subito un'aggressione, per fortuna abbiamo reagito in fretta e bene, così gli
aggressori sono scappati a mani vuote, ma lo spavento è stato davvero notevole.
Se decidete di visitare la Romania, quindi, vi consiglio estrema
prudenza: diffidate sempre e tenete gli occhi aperti.
Sulla strada del ritorno abbiamo fatto una deviazione verso nord
visitando Cracovia (in Polonia) ed i vicini campi di concentramento: Auschwitz e Birkenau.
L'emozione che si prova nel visitare i due campi di concentramento
è indescrivibile. Nella galleria fotografica troverete la testimonianza di alcune foto, ma solo visitandoli di persona potrete
capire il vero orrore che ancora oggi, dopo oltre 50 anni, traspare da quelle antiche macchine del terrore e della morte.