Elvis Aaron Presley è stato un cantante, chitarrista e attore statunitense. È stato uno dei più celebri musicisti
rock and roll di tutti i tempi, tanto da essere soprannominato il Re del Rock and Roll o anche solo il Re (The King).
La sua presenza scenica, pressoché inimitabile se non da pochi eletti come i Beatles, Freddie Mercury,
Michael Jackson, Bruce Springsteen o Frank Sinatra, ha avuto un impatto sulla cultura statunitense e
mondiale senza precedenti.
Elvis nacque l'8 gennaio 1935 a Tupelo, Mississippi.
Il padre non aveva un lavoro fisso e la madre faceva piccoli lavori occasionali. Abitavano in una modestissima casa
vicino al quartiere della gente di colore, in un'unica grande stanza senza nemmeno il bagno.
Assidui frequentatori della Chiesa Evangelica, fu propriò lì che Elvis ebbe il primo contatto con la musica.
Per il suo ottavo compleanno, Elvis scelse una chitarra e imparò i primi accordi osservando uno zio di sua
madre che suonava durante le riunioni di famiglia.
Non riuscendo a trovare lavoro a Tupelo, i Presley si trasferirono a Memphis Tennessee, che in quegli anni era
in pieno sviluppo. Elvis, ormai adolescente, nella nuova città non riusciva ad ambientarsi, sia per il carattere
schivo e timido che per il look: mentre gli altri ragazzi avevano pettinature in stile militare e t-shirt, Elvis
portava i capelli con un lungo ciuffo, le basette e vestiva con colori sgargianti.
Trovato lavoro come camionista, Elvis, passando un giorno sulla Union Street, vide che alla Sun Records di Sam
Philips, pagando un dollaro, chiunque poteva registrare un disco da portarsi a casa. Decise così di registrare un
disco come regalo di compleanno alla madre. Il proprietario, ascoltato il ragazzo, convocò immediatamente un paio
di collaboratori dello studio, ed inizia così la carriera di Elvis.
I primi dischi che Elvis fece per la Sun entrarono nella storia del rock: Blue Moon Of Kentucky, Good Rockin' Tonight,
Baby Let's Play House, titoli che catapultarono il giovane Elvis tra le stelle della musica del sud degli Stati Uniti.
Successivamente, con il colonello Tom Parker come manager, l'esclusiva delle canzoni passò alla RCA ed Elvis si
esibì anche alla televisione nazionale, entrando con prepotenza in tutte le case d'America.
Nel 1958 Elvis fu chiamato per il servizio militare e dovette partire alla volta della Germania e rimase lontano
dalle scene per ben due anni.
Fu proprio in Germania che Elvis conobbe Priscilla Beaulieu, la sua futura moglie.
Al ritorno dalla guerra, in otto anni Elvis interpretò ben 29 film, dei quali però solo tre o quattro erano
artisticamente validi.
Nel 1968 Elvis, a 33 anni, sposato e padre di una bambina, Lisa Marie Presley, stanco di fare film di poco conto,
volle ritornare a fare ciò che sapeva meglio e che gli piaceva di più: musica. Il colonnello organizzò uno special
televisivo natalizio per la NBC, con la regia di Steve Binder.
Elvis si presentò nella migliore forma
di sempre, vestito di pelle nera e dando sfogo alla grinta che aveva dovuto reprimere negli anni dei film, regalando
al pubblico americano uno spettacolo entrato nella storia della televisione.
Lo show ebbe un incredibile successo, rinnovando in Elvis il desiderio di fare musica di qualità.
Fra il 1970 ed il 1976, Elvis si esibì in quasi un migliaio di concerti, ad una media di uno ogni due giorni e mezzo
circa, anche due o tre nello stesso giorno. Malgrado insistenti voci di possibili tour esteri, Presley non si esibì
mai al di fuori dei confini degli Stati Uniti.
Il 14 gennaio 1973 venne trasmesso in TV il primo show via satellite da Honolulu: Elvis, Aloha From Hawaii
seguito da un pubblico stimato in oltre un miliardo di telespettatori in quaranta paesi.
I lunghi periodi di lontananza spinsero la moglie Priscilla a dividersi da lui, nel febbraio del 1972. L'anno seguente
venne sancito il divorzio a Santa Monica, e sebbene l'amicizia tra Elvis e la sua ex moglie sia durata per tutta la
vita del cantante, ciò gli provocò un lungo periodo di acuta depressione.
Il suo fisico iniziò a crollare e Presley dovette aumentare il consumo di medicinali, specie barbiturici e
tranquillanti. La cosa non fu senza conseguenze, e frequenti furono i ricoveri in ospedale.
L'ultima esibizione di Presley fu a Indianapolis al "Market Square Arena" il 26 giugno 1977.
Un'altra era prevista per il 17 agosto ma il giorno prima, il 16 agosto del 1977, Elvis fu trovato esanime
nella stanza da bagno dalla compagna Ginger Alden nella sua dimora a Graceland (Memphis). Trasportato al
Baptist Memorial Hospital, ne fu dichiarata la morte alle 3.30 pm. per una forte aritmia cardiaca.
Immediatamente dopo la scomparsa del cantante, si diffusero voci, degne della miglior leggenda metropolitana,
che andavano sostenendo come Elvis fosse, in realtà, vivo e che la sua morte fosse stata una sorta di messa in scena.
Ancora oggi esistono associazioni e ricercatori, specialmente statunitensi, che portano avanti questa campagna per far
luce sul presunto mistero che avvolge la sua scomparsa. Secondo i responsabili, esistono dieci distinte evidenze in base
alle quali il cantante potrebbe essere ancora in vita, tra le quali ricordiamo:
- Elvis sarebbe in un programma di protezione testimoni
- L’errore del suo nome sulla tomba (Aaron, invece di Aron).
Tra i Record legati alla carriera di Elvis ricordiamo:
- Ha ricevuto 149 dischi d'oro, platino e multiplatino
- È il cantante che ha venduto di più in tutto il mondo: oltre 1 miliardo e mezzo di copie!
- La sua casa è stata dichiarata monumento nazionale e ed è la seconda casa più conosciuta d'America, dopo la Casa Bianca
- Ha vinto tre Grammy
- Detiene il record di presenze in classifica con 12 brani
- Negli anni 70 riscì a fare il tutto esaurito per più di 380 spettacoli consecutivi
- Il suo concerto "Haloa from Hawaii" fu visto da più di un miliardo di persone (meno persone videro lo sbarco sulla luna).
Potete trovare ulteriori notizie collegandovi al sito ufficiale italiano
www.grazielvis.it,
oppure a quello mondiale
www.elvis.com, ove potete acquistare
gadget e rimanere sempre informati su tutti gli eventi in programma (concerti, crociere, ecc.) per rievocare il mito.