Purtroppo della costruzione nulla è giunto sino a noi, nè in immagine nè in resti di costruzione, possiamo solo dedurne l'aspetto
leggendo le visitazioni fatte dai vescovi di Saluzzo nel XVII secolo.
L'edificio, in stile romanico cui si sovrapposero alcune
aggiunte gotiche, era a tre navate con tre altari, di cui l'altare principale era dedicato a San Giovanni Battista.
Sopra l'altare maggiore spiccava una statua lignea del santo. La chiesa possedeva pure un prezioso reliquiario in argento contenente
reliquie del legno della croce di San Giovanni Battista.
L'edificio venne mantenuto in perfette condizioni di agibilità sino al 1772, ma con la morte dell'ultimo priore commendatario
iniziò il suo declino. Nella chiesa, tuttavia, si continuò a celebrare la messa sino al 1782, anno in cui venne dichiarata
inagibile per una pretesa pericolosità del tetto. L'anno seguente venne privato delle tegole, impiegate per riparare il tetto
della cascina Commenda.
Col passare del tempo le piogge resero l'edificio pericolante e, prelevati gli oggetti sacri e di culto,
l'edificio venne definitivamente demolito nel 1831.
Durante la demolizione, nelle sue fondamenta vennero trovati resti di costruzioni longobarde e romane. Da tali ruderi venne
cavata la grande lapide riguardante Ofilio Meliore,
ora conservata presso il Museo Civico di CUNEO.