Dopo la crisi e la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, il Piemonte passò sotto il controllo delle tribù barbariche,
diventando sede d'incursioni, scontri e conquiste da parte di Odoacre, dei Burgundi, dei Goti, dei
Bizantini ed infine dei Longobardi.
I Longobardi erano una popolazione germanica proveniente dalla Scandinavia. Temuti per il loro grande valore, essi
raggiunsero inizialmente la costa baltica.
Durante il I secolo d.C. abbandonarono le foci dell'Elba, dove si erano
stanziati, si mossero verso sud e si stabilirono in Pannonia (Ungheria). Nel 568 i Longobardi, guidati da Alboino,
minacciati dagli Avari, invasero l'Italia cercando terre più fertili.
L'arrivo in Piemonte dei Longobardi nel VI secolo fece entrare la regione sotto il controllo dei nuovi signori ed essa
prese il nome di Langobardia.
Alcuni dei nuovi padroni longobardi stanziatisi in Piemonte divennero anche re del nuovo
regno con capitale a Pavia: tra essi, importante è la figura di Agilulfo, che prima era duca di Torino,
che succedette ad Autari; il suo fu uno dei più lunghi regni fra i Longobardi.