Nonostante l'invasione dei Saraceni in Piemonte fu, in realtà, piuttosto modesta, essi hanno acquistato col tempo
una notevole importanza.
I motivi, che ancora oggi determinano numerose feste, ricorrenze che ricordano la loro invasione, sono svariati.
In primo luogo la confusione dei cronisti dell'epoca che spesso non distinsero le incursioni dei Saraceni da
quelle degli Ungari.
Anche i nomi che acora oggi ne richiamano la presenza, come Monte Moro o Torre Saracena, sono spesso un
falso. Ad esempio il campo di proprietà di una persona di nome Saraceno (presente in Italia ben prima delle invasioni
dei Mori), diventava facilmente Campo Saraceno, anche se con i Saraceni veri e propri non centrava nulla.
Tra le rievocazioni più famose c'è la Bahio di Sampeyre
(CN), che si svolge ogni cinque anni.
In realtà, il legame con la cacciata dei saraceni non è che un espediente
escogitato nei primi dell'Ottocento per garantire la sopravvivenza della caratteristica festa carnevalesca, che era
stata proibita dalle autorità perchè ritenuta troppo pericolosa.
In tale festa, accanto al corteo dei mori si può
osservare una parata, quasi militare, arricchita da uniformi e costumi napoleonici, che con i Saraceni non hanno
niente a che fare.
Tra le altre manifestazioni ricordiamo anche le 'danze degli spadonari' che si svolgono a Giaglione,
San Giorio e Venaus in valle di Susa, ed il 'bal do Sabre' di Bagnasco, in provincia di Cuneo.